Mentre gli uomini foggiano il legno, le donne attendono specialmente a far ricami grossolani.
L’industria mineraria non ha più che una piccola importanza nel Tirolo, ma nelle altre provincie delle Alpi austriache è molto considerevole, grazie alla ricchezza delle vene e dei giacimenti minerali che penetrano nell’interno delle rupi. Da ovest ad est s’incontrano montagne sempre più produttive. Già il Tirolo è ricchissimo, se non per l’abbondanza, almeno per la varietà dei depositi; ma le Alpi che allargano e separano le loro catene verso nord-est e sud-est, offrono un numero più grande di tesori minerari nei piani di contatto delle loro rocce diverse. Il paese di Salisburgo ha sopratutto potenti strati di salgemma, ai quali deve il suo nome; la Carinzia ha miniere di piombo, di zinco, di ferro, di rame; la Stiria pure possiedo sale, minerale di ferro, ligniti. L’estrazione dei metalli cosidetti nobili aveva in altri tempi un’importanza considerevolissima, sopratutto nel Tirolo. In principio del secolo decimosesto, le miniere d’argento di Schwarz, situate presso la congiunzione delle valli dell’Inn e dello Zill, fornivano una gran quantità di metallo, e facevano dei sovrani del Tirolo i principi più ricchi di denaro; tenevano occupati trentamila minatori circa. Gli enormi sterri che si veggono nella valle alta di Rauris, a più che 2,000 metri d’altezza, provano che quella regione degli Alti Tauern era attivamente sfruttata anche dagli antichi; le miniere d’oro di Fleursz, presso il Gross Glockner, venivano scavate d’inverno e d’estate fino a 2,792 metri.
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