I due terzi della monarchia austro-ungarica si trovano nel suo bacino.
Il paese dell’Austria offre adunque nel suo insieme una grande unità: dalla parte del nord, l’altipiano che serve di base al Böhmerwald termina sul fiume con pareti a picco ed alte rive, tagliate di quando in quando da piccoli ruscelli e da fiumi di poca importanza. Dalla parte del sud, invece, le grandi Alpi, lontane dal Danubio molto più dei monti della Boemia, si ramificano in propaggini parallele, fra le quali passano correnti abbondanti alimentate dalle nevi anche nel cuore dell’estate. Così la riva destra del fiume presenta una successione di valli che fanno scorgere in lontananza i monti severi, neri di foreste o bianchi di ghiacci.
64. -- IL DANUBIO A GREIN.
Non v’ha parte, tranne forse fra le Alpi transilvaniche e le montagne orientali della Serbia, in cui il Danubio sia più pittoresco, più bello, più vario che nel tratto del suo corso da Linz a Vienna. Questa stretta del gran fiume è meno celebre e meno visitata di quella del Reno fra Bingen e Coblenza, ma le è molto superiore: i pendii sono più verdi, le colline hanno aspetto meno uniforme, le valli laterali sono più numerose. L’uomo, colle sue costruzioni diverse, coi castelli appollaiati sulle punte delle rupi, colle città dalle torri disuguali, coi villaggi mezzo nascosti nel verde, accresce la bellezza naturale dei paesaggi del Danubio. Ad ogni svolta, il fiume offre un aspetto nuovo. In certi punti si trova ridotto al quarto della sua larghezza ordinaria fra rocce dirupate, residui d’un antico istmo di montagne nel quale le acque si sono lentamente scavate un canale.
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