Nelle pianure del Danubio austriaco, come nelle montagne della Stiria e della Carinzia, la popolazione non è tedesca come parrebbe. Per la lingua, è completamente tedesca; ma per le origini molteplici, si riconnette a parecchie razze. Del resto le differenze sono evidenti; i Tedeschi del Sud hanno nella maggior parte il carattere più pieghevole e più gaio, l’andatura più graziosa, i lineamenti più mobili, la forma del cranio più rotonda che i Tedeschi del Nord; il fatto si è che sono realmente confusi ad altri elementi etnici. Ai primi albòri della storia si veggono popolazioni non germaniche abitare le rive del fiume, e la maggior parte degli antichi nomi di luoghi pare si debbano riferire a radici celtiche.(61) Durante lo smembramento dell’Impero, la regione centrale del Danubio ricevè il nome di paese dei Rugii, poi quello di Unnia e di Avaria, dovuti alle orde barbariche che vi si erano vittoriosamente stabilite, respingendo davanti a sè i Rugii germanici. Nello stesso tempo numerose colonie di Slavi s’impadronivano a poco a poco del suolo e davano alle città, alle montagne, ai corsi d’acqua nomi che nella maggior parte esistono ancora leggermente modificati. Dopo distrutto da Carlomagno l’impero degli Avari, non si parla più che di Slavi e di Tedeschi sulle rive del Danubio austriaco; ma i primi avevano certamente la preponderanza numerica, perchè il paese intero portava il nome di Schiavinia o Schiavonia. Quanto a potenza materiale, è cosa diversa: ridotti in condizioni servili, gli Slavi danubiani ebbero, nel secolo decimo, il triste privilegio di dare, come si vede da un’etimologia riferita da Littré, il proprio nome nazionale a tutti gli schiavi.
| |
Danubio Stiria Carinzia Tedeschi Sud Tedeschi Nord Impero Danubio Rugii Unnia Avaria Rugii Slavi Carlomagno Avari Slavi Tedeschi Danubio Schiavinia Schiavonia Slavi Littré
|