Fra queste sorgenti, quella dell’Alta è delle più curiose dal punto di vista dell’idrologia. Una volta era intermittente come la fontana di Valchiusa, e scaturiva da una grotta calcare, ora straripando sul limitare, ora filtrando stentatamente, tra le fessure delle rocce; alle volte cessava perfino di dare acqua. Una galleria, aperta a un livello più basso, ha mutato il ruscello in un corso d’acqua perenne. È noto oggidì che lo Steinfeld o Campo di Pietre dei dintorni di Neustadt è un vasto bacino naturale di infiltrazioni, nel quale si purificano le acque pluviali per sgorgare più basso dall’altro lato delle colline, nelle sorgenti dell’Alta.
     
      69. RETTIFICAZIONE DEL DANUBIO.
     
     
      Appena terminata la sua trasformazione, abbattendo il recinto che l’angustiava, Vienna, si è accinta ad un lavoro ancora più importante, che avrà per risultato necessario lo spostamento del suo centro d’attività commerciale. È strano come essendo situata tanto vicino ad un gran fiume, Vienna, volgesse per così dire le spalle al Danubio; qualche povero sobborgo soltanto si arrischiava verso le rive. La mancanza di coesione del suolo, il labirinto mutevole dei bracci morti, degli stagni, dei piccoli canali sinuosi, trattenevano la città propriamente detta lontana circa 2 chilometri dal fiume; essa non vi comunicava direttamente che per mezzo di un canale naturale espurgato e reso accessibile ai battelli nella prima metà del secolo XVIII; il braccio principale scorreva in un letto sinuoso fiancheggiato da foreste e da paludi.