Parimenti le belle acque azzurre dell’Ombla che si gittano nella baia di Gravosa, poco lungi da Ragusa e le sorgenti di Doli, che scaturiscono dal mare ad un metro sotto il suo medio livello, derivano dal curioso fiume di Trebiscinica, (Trebinscica) affluente della Narenta, che scorre dall’altro lato delle montagne, nell’Erzegovina. Molte correnti dell’altipiano si nascondono non si sa dove, perchè non si scoprirono ancora le foci, probabilmente sotto marine. Tali sono la Gascika (Gahska) e la Lika, fra i corsi d’acqua del litorale della Croazia. Altre sorgenti, anche molto importanti, hanno un’origine ignota. Così il gran lago di Vrana, che occupa nell’isola di Cherso o Krès una superficie di più che 6 chilometri quadrati e contiene circa 240 milioni di metri cubi d’acqua, è certamente alimentato da acque di sorgente, che derivano dal continente vicino, giacchè la sua temperatura è assai bassa, e nell’isola stessa non esiste nessun altipiano abbastanza elevato per raggiungere l’isoterma di 10 gradi.(92) Il lago di Vrana è quindi il bacino d’evaporazione delle acque pluviali cadute all’est sui declivi del Vellebic, od all’ovest sul Monte Maggiore. Ma viene dalla Croazia o dall’Istria? Nessuno lo sa. L’acqua del suo bacino, sebbene dolce, contiene una quantità non lieve di sali marini, dovuta senza dubbio agli spruzzi delle onde recati dalla bora durante le tempeste.(93)
73. -- L’OMBLA, GRAVOSA E RAGUSA.
La maggior parte degli abitanti dell’alta Carniola e della Dalmazia sarebbero assolutamente privi di acqua se qualche terreno privo di caverne non interrompesse qua e là le formazioni calcari e non costringesse i torrenti a ricomparire alla superficie.
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