Pagina (346/1407)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Alcune sono scavate a cupole, altre disposte a corridoi; ve n’hanno che discendono in forma di pozzi, o presentono tutte le combinazioni possibili di camere e di celle. Le più note tra queste caverne sono, come il lago di Zirknitz, nel bacino della Sava; quelle della Dalmazia non sono però meno stupende, benchè meno visitate. Se ne citano a centinaia, che formano una minima parte della rete delle gallerie interne che la difficoltà delle esplorazioni sotterranee impedisce di scoprire. Queste grotte non offrono soltanto, come tutte le altre cavità dello stesso genere, l’interesse di curiosità che procurano le forme bizzarre delle concrezioni calcari, ma stimolano altresì le osservazioni dei naturalisti per la loro fauna di piccoli animali che non vedono mai la luce. Fra i rappresentanti della fauna superiore, vi si trova una specie singolare di pipistrelli; due grotte e parecchi pozzi del territorio di Gradisca (96) hanno somministrato sino a sette varietà di un rettile informe, il proteo, i cui occhi, divenuti inutili nelle tenebre, sono quasi completamente atrofizzati. Mosche, coleopteri senz’occhi, ragni, millepiedi, crostacei, molluschi vivono pure in quelle profondità. Le grotte del Carso hanno dato la fauna più ricca, certamente perchè sono state meglio studiate delle caverne degli altri paesi.(97) Schiner vi ha enumerato ventitre specie di animali.
      Anticamente la tetra fantasia degli Slavi dalmati faceva delle caverne delle montagne la dimora di esseri feroci, di demoni, di stregoni e di vampiri.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





Zirknitz Sava Dalmazia Gradisca Carso Schiner Slavi