Gli isolani di Lussin Piccolo sono pure celebri nelle regioni adriatiche per la forza e la bellezza. D’altronde il clima della Dalmazia è uno dei più sani e favorevoli al benessere fisico; nonostante la loro ignoranza di ogni norma igienica gli abitanti di quel paese sono fra tutti gli abitanti dell’Austria quelli la cui vita media è più lunga.(118) In qualche bassura della costa soltanto il clima è malsano, a cagione dell’acqua che vi ristagna in paludi. Tali sono le tristi rive della Narenta, la Maledetta, che i Dalmati si adoperano a prosciugare, ma che farà ancora delle vittime prima di essere risanata e trasformata in buoni terreni coltivati. Vicino a Fiume, specialmente a Porto Re, dominava inoltre una malattia speciale, lo scherlievo, che si attribuiva alla miseria, alla cattiva igiene, ed alla promisquità:(119) ora non se ne dà più che qualche raro caso.
Alcune colonie straniere si sono stabilite sul versante adriatico delle provincie austriache. Così nel villaggio Istriota di Peroi, poco lungi da Pola, vivono alcuni Montenegrini discendenti da fuggiaschi ai quali la repubblica di Venezia concedette su quella terra italiana alcune campagne disabitate; benchè siano trascorsi più di due secoli dacchè dura l’esilio volontario di questi Cernagoresi, essi hanno conservato abbigliamenti, riti, costumi e religione e celebrano le stesso feste dei loro fratelli della Montagna Nera; il loro dialetto cernagorese si è però mescolato a quello degli Slavi vicini. I Rumani dell’Istria sono stati gettati, non si sa da quale avvenimento, sulle rive dell’Arso, fiume che sbocca nel golfo del Quarnaro.
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