È meraviglioso che, in un paese ancora così barbaro, esistano città attivissime; ma la contrada è così ricca in prodotti naturali che forzatamente ha dovuto svilupparsi un certo commercio interno; isolate come sono, le popolazioni della Bosnia devono bastare a loro stesse e così macinare il loro grano per mezzo di mulini a elice, già da molto tempo inventati da loro, fabbricarsi armi, stoffe, utensili in ferro; indi un movimento industriale nelle città meglio situate come mercati di approvvigionamento. D’altronde non è stato solo lo sviluppo dell’industria e del commercio che ha popolata questa città; vi ha pure contribuito in gran parte la poca sicurezza delle campagne. Non ha guari non vi era una regione in Europa, ad eccezione della vicina Albania e delle regioni polari della Scandinavia e della Russia, che fosse visitata tanto di rado come il paese dei Bosniaci. Ora la rete delle vie commerciali e militari si estende rapidamente nelle due provincie della Bosnia e della Erzegovina. Nel 1880, la lunghezza totale delle strade facilmente carrozzabili era di soli 934 chilometri. Fra breve Sarajevo sarà riunita all’Austria-Ungheria per mezzo di due linee ferroviarie che finiranno, l’una a Brod, e l’altra a Kostajnica.(143)
SARAJEVO. -- VEDUTA GENERALE.
Disegno di Taylor, da una fotografia.
Al nord-ovest della Bosnia, Bihasci, quasi interamente popolata da maomettani, è la città più elevata del bacino della Sava; essa occupa un piccolo bacino d’alluvione percorso dal fiume Una, che in quel punto è ancora un semplice torrente alpino.
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