Fino a questi ultimi tempi, le foreste, la mancanza di popolazione, l’ampiezza considerevole della regione montuosa ne avevano fatto un paese pochissimo visitato, benchč i pendii siano di facile ascesa e le cime si elevino a una tenue altezza di 1,000 a 1,500 metri al piů. Uno dei colli, quello di Vereczke, ha pure il nome di «Cammino dei Magiari» forse perchč le antiche tribů altaiche vi trovarono una via per entrare nel loro futuro regno delle rive del Danubio.
Al di lŕ di questa breccia, i Carpazi si elevano grado a grado pur conservando la loro direzione generale verso il sud-est. Il granito ricompare nelle alte cime del Pop Ivan e della Caserna Hora, che si elevano a 2,000 metri di altezza, molto al di sopra della zona delle foreste: ivi sono state scoperte le prime traccie visibili dell’antico passaggio dei ghiacciai nelle valli dei Carpazi; si trovarono numerose pietre lavorate e molte valli sono rimaste ostruite in alcune parti delle morene.(176) Questo gruppo alpino meno elevato di quello del Tátra, č piů importante dal punto di vista idrografico. In questo punto, il maggior tronco dei Carpazi proietta verso l’ovest una diramazione laterale che si ripiega attorno alle sorgenti della Tisza e contribuisce a formare le due cittadelle avanzate del paese magiaro, che sono al nord il paese di Mármaros, al sud la Transilvania. L’Ünono (Montagna delle giovenche), gli Czibles ed altre grandi sommitŕ si elevano su questa catena di separazione; la piů alta č il Pietrosz, enorme muraglia concava rivestita di foreste e di zolle erbose e terminata alle due estremitŕ della sua cresta da due picchi simili a torri.
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