Se tutta la zona superficiale di questa regione scomparisse, si vedrebbe un bianco mare di sale, avanzo dell’antico golfo che occupava il bacino dei Carpazi nell’epoca terziaria. Piů di ottocento sorgenti ne scaturiscono e pel loro vapore salino rivelano la natura delle rocce che attraversano; qua e lŕ questi grandi strati di sale escono alla superficie della terra, e le pioggia li lavano e li incidono di bizzarre figure. A Parajd, nella valle profonda del Kis Küküllo, affluente del Maros, si scorge una vera montagna di sale puro, la cui vetta schiacciata ha non meno di sette chilometri di circuito, mentre supera del doppio pel volume la celebre montagna di Cardona in Catalogna.(182) Qualche anno addietro, un dirupo di sale che pendeva sul fiume e le acque avevano scavato alla base, crollň ad un tratto, e un ammasso di sale valutato a 2,500 tonnellate ostruě il letto del fiume stesso, che rimase asciutto al disotto per molti giorni.(183)
La regione delle colline e delle piccole montagne che domina al nord gli antichi laghi dell’alta Aluta č molto notevole pei fenomeni chimici che vi si manifestano. Nelle vicinanze del Büdös hegy o «Montagna puzzolenta» si distendono vasti depositi di zolfo ed anzi dalle sue rocce sfuggono per due fessure gas solforosi, che gli abitanti ritengono utilissimi per la guarigione di diverse malattie; i pazienti perň devono entrarvi ed uscirne prontamente, trattenendo il fiato per non soffocare.(184) A Vajnafalva, quartiere del gran borgo di Kňvászna, l’acido carbonico sfugge dal suolo in tanta copia, che le cave ne sono ripiene; i terrazzani che scavano il suolo devono usare un gran riguardo per non esporsi a questi vapori mortali, giacchč piů di cento sorgenti minerali sviluppano acido carbonico, il quale emana eziandio dai letti dei fiumi.
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