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      ..,» che gli indigeni narrano innalzati durante le guerre. Molti hanno effettivamente una origine artificiale e si ergono nelle antiche foreste, vicino ai villaggi ed agli accampamenti;(204) la maggior parte di questi monticelli sono gli avanzi degli strati superiori dell’antica pianura livellata dalle acque, specie di bugors, simili a quelli delle spiaggie del mar Caspio.(205) Da Kecskemét a Nagy-Várad e da Debreczen a Temesvár si viaggia per cosě dire sopra una piazza per un percorso di parecchie centinaia di chilometri. Questa uniformitŕ di paesaggio rattrista lo straniero, ma piace all’indigeno il quale, dovunque si trovi, pensa d’essere vicino al suo villaggio natěo. Qualunque sia la regione della pianura nella quale egli vada, rimane sempre nella propria patria; sě che lascia a malincuore la terra amata dell’Alföld, e durante le inondazioni della Tisza si videro gli abitanti rimanere ostinatamente nelle loro capanne minacciati da ogni parte.
      Prima dell’invasione degli Unni, le pianure della Pannonia erano in parte rivestite di foreste,(206) ma le continue guerre e la noncuranza dei pastori hanno fatto scomparire questo adornamento del suolo. Recentemente ancora gli alberi erano quasi sconosciuti nel centro dell’Alföld, sopra una estensione di circa 33,000 chilometri quadrati, e si poteva viaggiare in molti punti per giorni interi senza incontrare un solo cespuglio. La mancanza di legname era cosě grande che gli escrementi bovini disseccati al sole erano l’unico combustibile degli indigeni.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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