Goti, Gepidi, Vandali ed Alani vi si stabilirono come conquistatori, poi giunsero i terribili Unni, ai quali si assoggettarono tutti gli antichi padroni del paese, slavi o tedeschi. Attila aveva stabilito il suo accampamento nel centro della gran pianura fra la Tisza e il Danubio. Fra i loro numerosi antenati, gli Ungheresi odierni preferiscono citare gli Unni che fecero tremare il mondo romano; essi però passarono come una rapida inondazione senza lasciare profonda traccia. Gli Avari che dominarono per due secoli e mezzo i popoli della Dacia o della Pannonia, hanno avuto senza dubbio un’influenza più duratura, malgrado la loro forza e la loro unità politica siano state distrutte da Carlomagno. Però gli abitanti erano rimasti tanto atterriti del passaggio degli Unni, che l’Ungheria conservò il suo nome di «Unnia» sotto il dominio degli Avari, e i Magiari stessi, quando sono nominati la prima volta nella storia alla metà del secolo IX, sono chiamati indifferentemente Ungheresi e Unni. I Bizantini poi danno loro il nome di Turchi.(215)
I Magiari non sono però nè Unni nè Turchi. Si può ritenere invece che abbiano avuto una origine comune coi Finni e se ne siano separati nell’epoca in cui vivevano ancora della caccia e della pesca, e non conoscevano che il cane e il cavallo fra gli animali domestici: ciò risulterebbe almeno dall’essere le radicali del loro dialetto uguali a quelle della lingua finnica.(216) Pare che si siano associati più tardi a popoli turchi, i quali per civiltà erano loro superiori e da questi appresero l’allevamento del bestiame, l’agricoltura e l’economia domestica.
| |
Gepidi Vandali Alani Unni Tisza Danubio Ungheresi Unni Avari Dacia Pannonia Carlomagno Unni Ungheria Avari Magiari Ungheresi Unni Bizantini Turchi Magiari Unni Turchi Finni
|