Gli Slavi però mancano quasi completamente nella Transilvania, benchè prima vi fossero numerosi come provano i nomi di diversi luoghi. In questo altipiano non vivono che Magiari, Tedeschi e Rumani, questi ultimi in assai maggior numero.
Qualunque sia l’origine dei Valacchi della Transilvania, si debbano cioè ritenere come discendenti d’antichi Daci latinizzati rimasti sull’altipiano dopo il richiamo dei coloni fatto dall’Imperatore Aureliano, oppure di emigrati tornati dal Sud, certo non compirono nessun fatto degno della storia durante il medioevo. Sono menzionati per la prima volta verso la metà del secolo XV come abitanti dell’altipiano. Tutte le città fondate o ricostruite dai Romani avevano perduta la loro denominazione per riceverne una slava o magiara, ed anche la capitale del paese, la celebre Sarmizegethusa, diventata Ulpia Traiana in onore del vincitore dei Daci, si ridusse al meschino villaggio di Gredistya, in ungherese Várhely, e i Rumani la chiamano ancora con questo nome slavo: la tradizione era stata completamente troncata dai popoli che si sono avvicendati nel paese dei Carpazi.(237)
I Rumani, le cui origini ed il cui risorgimento costituiscono uno dei problemi più interessanti della storia, sono dopo i Magiari la nazione più considerevole per numero dell’Ungheria o della Transilvania. Essi occupano in masse compatte una gran parte del Banato e più che metà della regione montuosa che domina ad oriente la pianura dei Magiari. Così, colla Bucovina, la Moldavia, la Bessarabia, la Valacchia, si è formato un cerchio di popoli latinizzati, il centro del quale per un singolare contrasto è formato dagli Tzechi e dai «Sassoni» della valle superiore dell’Aluta.
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