Pagina (513/1407)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Perfino nella pianura un tempo riservata alle praterie ed alle coltivazioni aratorie, s’incomincia a piantare la vite; la produzione media del vino si accresce di decennio in decennio, e molta uva è spedita per uso mangereccio in Germania sino ad Amburgo;(247) ma in Ungheria, come in Austria, la fillossera ha fatto la sua apparizione e già parecchi grandi vigneti presso Pancsova sono stati distrutti. In generale, i vignajuoli ungheresi, quantunque ancora inesperti, mostrano molto più abilità ed industria degli altri agricoltori: il contadino ungherese è soddisfatto di sè stesso, come il tedesco, ma pensa di aver ancora tutto da imparare, mentre l’altro crede già di saper tutto.(248) La società delle «Cantine di Transilvania» dovuta all’iniziativa d’un proprietario inglese, ha fatto fare recentemente grandissimi progressi alla viticoltura del paese,(249) ma il modo con cui i vignajuoli fanno la vendemmia e pigiano l’uva, rende i vini bianchi improprî al trasporto, eccetto quelli che hanno una sufficiente proporzione di zucchero e di alcool.(250)
     
      105. -- VIGNETI DELL’UNGHERIA.
     
     
      I pastori, che percorrono ancora molte regioni dell’Alföld ed i pascoli delle montagne, non hanno potuto fare progressi nell’arte di pascolare la loro greggia; ma lo spazio comincia a mancare, e già le pianure sono in gran parte riconquistate dell’agricoltura: la pastorizia si restringe di più in più mentre le praterie naturali od artificiali non cessano di accrescersi. Del resto il paese non è più così ricco come pel passato in grosso e minuto bestiame;(251) non si vede quasi più l’antica razza di buoi semiselvaggi dalle lunghe corna aguzze; le grandi epizoogie importate dagli eserciti russi nel 1849, hanno fatto perire più di 400,000 buoi, che non sono stati peranco rimpiazzati; le vacche sono in generale cattive da latte, ma la razza è eccellente per l’aratura: i bufali, specie in Transilvania, i quali, servono pel tiro, hanno il torto d’essere restii e soffrono molto quando l’acqua viene a mancare nei pantani o nei ruscelli; la loro forza prodigiosa e l’abitudine che hanno di nutrirsi dei più grossolani foraggi li rendono preziosissimi in un paese pieno di pantani e di fango, ma il miglioramento delle strade, la fognatura del suolo, i progressi dell’agricoltura avranno per conseguenza di farli sparire.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





Germania Amburgo Ungheria Austria Pancsova Transilvania Alföld Transilvania