Ma mentre la pianura si rimbosca, vengono devastate ad oltranza le grandi foreste della montagna che coprivano un terzo del territorio. Le facilitŕ di trasporto che offrono oggidě le strade ferrate e le «scorciatoie» dei fiumi hanno permesso agli speculatori dell’occidente di comprare nei Carpazi immense foreste di quercie faggi e pini, e di tagliarle rase affatto, lasciando dietro a loro la pura roccia o qualche miserabile bosco ceduo. Giŕ da lungo tempo tutta la regione centrale della Transilvania o «Paese delle foreste» la Mezoség, cioč la «Campagna» per eccellenza, č assolutamente sprovvista d’alberi, e le strade non sono fiancheggiate che da cardi selvatici coperti di polvere.
106. -- REGIONE AURIFERA DELLA TRANSILVANIA.
La mancanza di combustibile ha contribuito a diminuire l’importanza che aveva anticamente la Transilvania come paese ricco di miniere. Nei «monti metalliferi» che dominano il bacino superiore dell’Aranyos o «Fiume dell’Oro» al sud di Kolozsvár, un gran numero di giacimenti di ferro, di piombo e d’oro, sono abbandonati in causa del caro prezzo della legna necessaria ad alimentare le fucine ed a sostenere le gallerie. Tuttavia il lavoro delle miniere č ancora abbastanza produttivo, e se la Transilvania non merita piů il suo nome antico di «tesoro dell’Europa» almeno non ha cessato di contribuire alla ricchezza del continente coi suoi metalli preziosi. Di tutte le regioni del mondo antico ad occidente degli Urali, č quella dove si raccoglie piů oro, da 4 a 5 milioni l’anno.
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