Cosě nelle lande francesi, i cui abitanti non sono tuttavia considerati come discendenti degli antichi cavalieri nomadi, buon numero di villaggi rassomigliano perfettamente a quelli della grande pianura magiara. Avviene lo stesso agli Stati-Uniti nelle praterie dell’ovest; i coloni venuti da tutte le parti dell’Europa, colle influenze ereditarie piů diverse, si costruiscono sullo stesso piano gruppi di case le quali, per l’apparenza generale, ricordano quelle delle rive della Tisza. La causa deve esser cercata nella somiglianza dell’ambiente. L’uniformitŕ della pianura, la mancanza di colline intorno a cui avessero interesse ad aggrupparsi, il poco o nessun valore del suolo, hanno avuto dovunque la stessa conseguenza, quella di lasciare gli abitanti sparpagliare le loro case su d’uno spazio assai considerevole al di lŕ del quale si estende la triste solitudine. Ma in veruna parte dell’Europa questo fenomeno si č compiuto in proporzioni piů notevoli che in Ungheria. Si č veramente stupiti alla vista di cittŕ come Szabadka, Kecskemét, Debreczen, Fčlegyháza, le cui vie, circondate da mura e da vasti giardini, presentano un carattere monotono, e pure abbastanza gradevole all’occhio colle loro casette bianche in mezzo alla verdura. Č vero che questi gruppi di case portano il nome di «cittŕ» e di «borghi» ma non mancano «villaggi» che hanno diecimila abitanti, e Orosháza stessa ne ha quasi quindicimila. In media ogni cittŕ dell’Alföld si estende sovra uno spazio di 60 chilometri quadrati; ogni borgata magiara č una Washington pelle sue «magnifiche distanze.
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