Al pič della collina, non lungi dal gran ponte di ferro, da un antico bagno romano o dal Sobborgo di Ö Buda, l’antico Aquincum, havvi un’edicola maomettana, il celebre sepolcro di Gull-Baba, «il Padre delle Rose» la cui conservazione fu stipulata con una clausola speciale del trattato di Karlovic nel 1699; molti pellegrini turchi vengono ancora a visitarlo ogni anno e per simpatia politica i loro amici magiari l’hanno fatto di recente riparare. All’ovest della cittŕ, una spianata erbosa che si distende alla base stessa dei bastioni e serve di piazza d’armi, č pure un luogo di pellegrinaggio; in quel «Campo del sangue,» caddero nel 1795 le teste di Martinovicz e d’altri generali ungheresi accusati di «giacobinismo.»
Buda-Pest č ricca di deliziosi soggiorni. L’isola di Margherita ingrandita dai lavori che hanno regolato il corso del fiume, contiene folti boschetti, praterie ed un bellissimo stabilimento di bagni, alimentato da una sorgente termale artesiana; al nord ed all’est della cittŕ si estendono giardini ed un gran parco; numerosi castelli circondati da alberi sono disseminati nella campagna in mezzo a quella gran pianura di Rákos, dove gli Ungheresi, tutti in arcioni sui focosi cavalli, tenevano anticamente le loro assemblee clamorose per l’elezione dei sovrani e per la discussione delle leggi o delle spedizioni di guerra:(274) ivi furon viste, dicesi, ottantamila tende in una volta. Piů lungi, verso il nord-est, il palazzo di Gödöllo, che durante una parte dell’anno č dimora del sovrano, sorge accanto alla cittŕ omonima.
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