ROVINE DI SZASZKÖ O SACHSENSTEINDisegno di T. Weber, da una fotografia del signor Klösz.
La regione dei Carpazi ungheresi sui confini della Moravia e della Galizia, ha meno cittŕ popolose delle altre parti dell’Ungheria; ma queste cittŕ sorgono la maggior parte in bellissime vallate dove scorrono le acque vive e verdeggiano le praterie. Nagy Szombat (in tedesco Tyrnau) nel comitato di Presburgo, č una piccola Roma, con numerosi campanili, un’antica cittŕ universitaria. Trencsén fu una volta piazza forte, ed il suo castello, trasformato oggidě in una rovina pittoresca, aveva fama di imprendibile; l’acqua era fornita alla guarnigione da un pozzo profondo 180 metri. Non lungi di lŕ scaturiscono le acque solforose di Tepla, che i Tedeschi chiamano Teplitz, come i celebri bagni della Boemia. Le cittŕ di miniere una volta molto piů importanti, sono Selmeczbanya (Schemnitz) e Körmöczbánya (Kremnitz), celebre pei ducati ed i fiorini che vi si coniavano; dal 1740 al 1773 se ne ritirň per un valore di 263 milioni di franchi. Selmeczbanya, la piů popolata delle due cittŕ, č costruita in un bacino di montagne aperto ai venti del nord, sulle falde disuguali di colline tutte traforate da gallerie e da massi sterrati coperti d’ocra, che esalano un odore solforoso; diversi luoghi di bagni si trovano nei dintorni, alle rive del fiume Garam o Gran, che domina la rovina di Szászko o Sachsenstein. Beszterczebánya (Neusohl, Banska Bytrica) abitata da Slavi e Magiari, č pure una cittŕ di miniere, come indica la parola bánya che termina il suo nome, e parecchi stabilimenti metallurgici vi trattano il minerale tolto dai giacimenti vicini.
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