A nord della depressione ove scorre il Dniester, parallelamente all’asse dei Carpazi, il suolo della Galizia si rialza poco a poco verso gli altipiani della Podolia russa. I ruscelli che discendono da queste alture si sono scavati attraverso i loro strati pietrosi di formazione terziaria letti profondi, simili ad enormi fossati: l’altipiano si trova così frastagliato dalle acque in possenti gruppi quadrangolari, d’aspetto bizzarro. I prati e le colture occupano il fondo delle valli, lungo i ruscelli, mentre le foreste si sono mantenute sopra una gran parte degli altipiani, ed anzi in parecchi distretti hanno serbato la loro bellezza primitiva.(282) Si dice che il bosco di pini più maestoso d’Europa sia quello di Pustelnik, fra Zolkiew e Brody; su d’una estensione considerevole, si vedono circa cento alberi ogni ettaro, i quali hanno più di mezzo metro di spessore e da 45 a 50 metri di altezza.
Benchè giaccia nel centro del continente d’Europa, la Galizia riceve una maggior quantità d’acqua piovana di quello si potrebbe supporre a primo aspetto. Occupando una specie di larga gola fra i Carpazi al sud e gli altipiani della Polonia occidentale e della Podolia al nord, essa è la via naturale dei venti umidi, i quali dall’Atlantico boreale e dal mar del Nord, si dirigono verso il mar Nero; per cui la media delle pioggie non è inferiore a quella che si osserva in Francia fra l’Oceano ed il Mediterraneo.(283) Ma se, per l’abbondanza relativa delle acque atmosferiche, la Galizia gode un clima analogo a quello dei paesi marittimi, in ricambio è un paese veramente continentale pei suoi estremi di temperatura.
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