(288) In generale, i Ruteni occupano nella serie delle nazioni slave uno dei posti meno elevati per l’influenza e la forza d’espansione all’estero; vero popolo di poeti, hanno un senso profondo pei sentimenti della famiglia e per le impressioni della natura; appassionatissimi per la musica, hanno canti per tutte le circostanze della vita, e specialmente nella montagna, leggende per tutti i grandi alberi, per tutte le rocce di forma bizzarra. Hanno fama di amorevoli, ospitali, servizievoli, ma ondeggianti e senza fede, capricciosi, schiavi delle loro passioni. Si afferma inoltre che, tranne gli Usuli, siano fisicamente fiacchi e deboli, sebbene abbastanza fortemente costituiti; ma è possibile che questa fiacchezza corporale sia semplicemente un effetto della loro miseria, che è grande; fors’anche proviene in parte dal rigore dei digiuni imposti dalla Chiesa greca e scrupolosamente osservati.
TIPI GALIZIANI. -- CONTADINI ED EBREIDisegno di Delort, da alcune fotografie del signor Krieger.
In Bucovina, come in Galizia, la razza preponderante è quella dei Ruteni, sebbene prevalga debolmente sui Rumani. Or fa un secolo, quando la Bucovina apparteneva ancora alla Moldavia, la maggioranza degli abitanti, che dopo quest’epoca si sono più che settuplicati,(289) era di lingua rumana; perfino coloro la cui origine era slava si confondevano grado a grado coi Moldavi; ma il cambiamento del regime politico ha avuto per conseguenza di respingere a poco a poco l’elemento latino verso il mezzogiorno e di dare agli Slavi la superiorità del numero.
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