Fu una vera rivoluzione. Ma dopo il 1866, che fu l’anno della gran febbre mineraria, l’esportazione è gradatamente diminuita ed il commercio ha ripreso poco a poco il suo corso normale.
La più importante delle diverse trasformazioni naturali che si sono compiute recentemente in Galizia, è la costruzione della ferrovia trasversale dal mar Baltico al mar Nero, da Danzica e da Stettino a Jassy ed Odessa. Poco fa la Galizia e la Bucovina erano veri angiporti dove si avventuravano assai raramente i viaggiatori dell’Europa occidentale. Queste contrade d’oltre i Carpazi, menzionate meno sovente di molti paesi lontani dell’Asia e dell’America, non avevano importanza che pei loro vicini immediati e per i conquistatori che sognavano la monarchia universale. Dopo che i Tartari e gli Slavi si erano disputati nel medio-evo il possesso della Galizia, nessun grande avvenimento della storia vi si era compiuto. La felice posizione geografica di questo paese non era ancora stata avvertita e non poteva essere messa a profitto. Soltanto ai nostri giorni la Galizia comincia a riprendere il suo posto naturale fra i paesi dell’Europa. Sebbene il Baltico e il mar Nero siano mari quasi chiusi, però la Galizia ha il vantaggio considerevole di trovarsi precisamente in mezzo all’istmo continentale che li separa e di dominarne la strada di congiunzione; oggetti d’ogni specie, scoperti recentemente, hanno provato, che prima dell’epoca storica parecchie stazioni commerciali importanti del paese mettevano in rapporto le popolazioni dei mari settentrionali con quelle del Mediterraneo.
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