La ferrovia che corre adesso lunghesso le falde orientali dei Carpazi, da Cracovia al Danubio, ha tanto più valore nell’economia generale del continente, in quanto che riunisce gli uni agli altri granai importanti dell’Europa, la Moldavia, la Russia centrale, e serve loro di emissario comune verso l’Europa occidentale. Non devesi dimenticare nemmeno che nello spazio di una generazione forse tutte le grandi città dell’Asia saranno collegate per ferrovia alla rete dell’Europa e allora la Galizia sarà proprio il punto principale di congiunzione fra l’Oriente asiatico ed il mondo occidentale. Il villaggio non è molto tempo ancora ignoto di Podwoloczyska e la città di Brody, che da quasi un secolo, con gran malcontento dei suoi vicini, gode del privilegio di un mercato libero, fanno colla Russia un commercio di oltre cinquanta milioni l’anno per la sola importazione dei cereali. L’influenza di questi scambi considerevoli si fa gradatamente sentire sino alle frontiere dell’Asia. Si è constatato che sulle linee della Galizia il commercio di transito tiene principalmente la direzione dall’est all’ovest, per causa della chiusura dei porti della Russia durante i ghiacci invernali; bisogna allora che le derrate dell’Ukrania siano spedite verso l’Europa occidentale dalle ferrovie della Galizia.(299)
La capitale del paese dove l’aumento del traffico e dell’industria attira una popolazione sempre più numerosa, è chiamata Leopoli, dal nome del suo fondatore Leo, che la costrusse nel 1259; ma è più conosciuta sotto il nome polacco di Lwów, o sotto la designazione tedesca di Lemberg (Leonberg, montagna di Leone). Occupa una posizione centrale nella grande depressione del nord dei Carpazi, fra il bacino del Dniester, della Vistola e del suo affluente il Bug, ma non ha nella sua vicinanza immediata corsi d’acqua navigabili; fra le colline arrotondate, a lievi pendii, che ondeggiano in questa parte del territorio galiziano, serpeggiano soltanto alcuni ruscelli e si vedono stagni, e piccoli laghi, riflettenti nelle loro acque i grandi massi di verdura; ma tutto il movimento commerciale devesi fare per le strade e per le tre ferrovie che convergono verso la città. Lwów divenuta per la sua popolazione agglomerata la quarta città della monarchia austro-ungarica, era poco tempo fa un borgo fortificato di poca estensione: l’antica città, ancora perfettamente distinta e separata dagli altri quartieri, aggruppa le sue case intorno alla piazza, abbellita dalle facciate di parecchi edifizi pubblici; essa copre solamente 25 ettari di superficie, mentre i sobborghi, estendendosi lontano nella campagna, occupano lo spazio di oltre 32 chilometri quadrati, più di tutte le altre città dell’Austria-Ungheria, eccetto Vienna ed alcuni dei prodigiosi villaggi della puszta magiara.
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