I proprietari vi conservano altresì con cura centinaia di cinghiali e qualcuno di quei bisonti o wisanti, che popolavano anticamente i grandi boschi d’Europa; pochi castori, ultimi rappresentanti dell’antica fauna del paese, sono pure custoditi in un parco. Del resto non si incontrano bestie feroci; l’ultimo orso di questa regione è stato ucciso nel 1856 (303) ed i lupi sono stati parimenti distrutti.
117. -- VALICO DI DOMAZLICE.
Nella parte meridionale del Böhmerwald, nella Sumava propriamente detta, si trovano queste vaste foreste ed i siti più pittoreschi. Tuttavia la parte settentrionale della catena e dei suoi contrafforti, i monti di Tepl, molto meno alti della Sumava e più guasti dal diboscamento sono ben più frequentati, grazie alla vicinanza delle città di bagni, Marienbad e Franzensbad, che ne occupano le valli. Fra queste due metà della catena, all’est della piccola città di Domazlice (in tedesco Taus), l’antica Tuhost o «Fortezza» s’apre una larga breccia, vera porta dominata dai gruppi montuosi del Cerchov al nord e dell’Osser al sud. Per questa apertura i Tedeschi, in ogni tempo, durante le guerre di razze, hanno tentato di penetrare in Boemia, e là gli Czechi hanno loro inflitto le più sanguinose sconfitte; in nessun luogo della contrada fu versato più sangue. Sauro vi combattè per l’indipendenza slava nella prima metà del settimo secolo; ivi fu respinto l’esercito franco di Dagoberto; nel 1040, il duca Bretislaw trionfò dell’imperatore Enrico III, e gli Hussiti vi riportarono una delle loro grandi vittorie.
| |
Europa Böhmerwald Sumava Tepl Sumava Marienbad Franzensbad Domazlice Taus Tuhost Cerchov Osser Tedeschi Boemia Czechi Dagoberto Bretislaw Enrico III Hussiti
|