Così una gran breccia si apre fra gli affluenti superiori della Neisse e quelli dell’Elba: la Prussia, che erasi impadronita di questa porta strategica al sud ed all’ovest di Glatz, sì è ben guardata di restituirla, per aver sempre un’entrata libera in Boemia. Più all’oriente, un’altra depressione mette in comunicazione il bacino dell’Oder con quello della Morava, fra i Sudéti ed i Carpazi, e questa breccia è tanto bassa che il suolo sovrasta appena di dodici metri alla guglia di San Stefano a Vienna. Una specie di solco taglia adunque l’Europa centrale per metà di traverso alla valle del Danubio, e si prolunga al sud sino alla Drava pel bacino del lago Neusiedl: è la «porta Morava» che difende al sud la fortezza d’Olmütz, e dove seguì in ogni tempo un andirivieni di popoli e di eserciti. Sarebbe stato facile utilizzarla da lungo tempo per scavarvi un canale di navigazione; ma meschini dissensi fra Stato e Stato hanno ritardata l’intrapresa ed è solo da poco che si è incominciato questo lavoro indispensabile per i rapporti industriali dell’Europa.(306)
Il quarto lato del grande quadrilatero non è una cresta di montagne od una successione di gruppi come il Böhmerwald, l’Erzgebirge ed i Sudéti, bensì un largo rigonfiamento del suolo coperto da villaggi e da colture, dove la roccia nuda appare in rari siti. Tuttavia esso è composto di rocce primitive, come gli altri baluardi esterni della Boemia ed al par di essi si collegava al continente meridionale prima dell’epoca in cui si deposero le rocce stratificate del centro dell’Europa.
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