Kladno, la città che occupa il centro del bacino carbonifero, possiede i più grandi stabilimenti metallurgici del paese.
Budejovice o Budweis, il capoluogo della Boemia meridionale, sulla Vltava nascente, ha privilegi commerciali assai considerevoli che le dà la sua posizione presso all’angolo estremo del paese, sulla strada più breve che conduce ad un punto vitale del Danubio così importante come il confluente della Traun: di là si faceva una volta il commercio della Boemia e di una gran parte del bacino dell’Elba inferiore colla valle del Danubio ed il golfo di Venezia, e colà fu costrutta, nel 1828, la prima strada ferrata a cavalli dell’Europa continentale. Adesso le vie ferrate che si diramano in ogni senso hanno diminuito relativamente il valore di questa posizione commerciale; ma Budweis è sempre un deposito considerevole. È del resto la sola città importante della Boemia del Sud; ha la più bella piazza del regno e sopra una collina dei dintorni, dominante un immenso orizzonte di foreste e di montagne, s’eleva il magnifico castello di Frauenberg. Písek su d’un torrente disceso dalla Sumava, è in un paese di foreste e di castelli; la vecchia Tábor diventata così celebre durante le guerre degli Hussiti, possiede qualche edifizio che ricorda il tempo della sua gloria, ma non è più che una borgata pacifica la quale sorveglia dalla sua altura la sinuosa Luznice sostenuta da chiuse e piena di molini. A ricordo dell’Assemblea popolare di Tábor, dove si trovarono riunite 40,000 persone, gli Czechi danno sempre il nome di Tábor alle loro grandi riunioni nazionali.
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