Anticamente alcune rocce chiudevano la valle della Tepl al disotto dello Sprudel, e le acque della frontiera, trattenute dalla Liga, si spandevano in uno stagno, come provano i depositi petrosi su cui sono costruite le case circostanti. La città, serpeggiante come il fiume che costeggia, si prolunga a distanza di parecchi chilometri sugli argini della Tepl, proiettando i suoi quartieri a destra ed a sinistra nei valloni laterali, e accrescendosi di un albergo, d’una villa, d’un padiglione su tutte le sporgenze delle colline selvose che la racchiudono. Prima della stagione dei bagni, le vie di Carlsbad sono quasi deserte; però la città ha altre industrie oltre alla cura degli stranieri; essa ha la sua parte nella grande attività manifatturiera del paese: nei dintorni si occupano specialmente della fabbricazione della porcellana e della tessitura dei pizzi, mentre le vicine dell’Erzgebirge, Grasslitz e Joachimsthaler, si dedicano, la prima al lavoro dei ricami ed alla fabbricazione degli strumenti musicali, la seconda alla coltivazione delle miniere; ivi si battevano un tempo le monete d’argento note sotto il nome di Joachimsthaler; da cui le designazioni di «thaler,» «risdalleri» «dollari» applicate agli scudi di parecchie contrade. Più sotto, nella valle, dell’Eger Zatec o Saaz, una delle ricche città di Boemia è il centro del commercio dei luppoli, e nella pianura ondulata che stendesi al nord, Comutov o Komotau si circonda di officine metallurgiche.
124. -- REICHENBERG E SUOI DINTORNI.
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