La valle inferiore dell’Elba czeca, fra la bocca dell’Eger e la frontiera, è del pari assai popolata. La città di Litomerice (Leitmeritz) costruita in faccia al confluente dell’Eger, si completa al sud col borgo fortificato di Terezin (Teresienstadt). Più in giù havvi un’altra città considerevole, Aussig, colle stazioni avanzate di Tetschen e Bodenbach, presso la frontiera sassone. All’ovest in una delle regioni più giustamente celebri della Boemia per l’incanto del loro paesaggio, vi sono altre città di bagni; Bilin, dove scaturiscono le acque così note di Sedlitz e di Püllna, e la graziosa Teplitz, poco meno frequentata di Carlsbad: i bagnanti vi si recano sopratutto per completarvi la loro guarigione. Recentemente le acque termali di Teplitz, trovando una fessura nelle pareti di una miniera di carbone vicina, disparvero dalla superficie inondando le gallerie; bisognò cercarle di nuovo. Dall’altro lato della valle dell’Elba, le città di Warnsdorf, Schönlinde, Georgswalde, SCIeská Lipá (Böhmisch-Leipa), Mi-Boleslav (Jung-Bunzlau) hanno importanza per la loro industria dei tessuti; Steinschönau è il centro dei laboratori di raffineria per la grande fabbricazione vetraria della Boemia, mentre Gablons raffina sopratutto i piccoli oggetti di vetrame, aghi, bottoni, collane. Reichenberg, che gli Czechi chiamano Liberer, è sopratutto potente nella fabbricazione dei panni, se a questo riguardo tiene il primo posto nell’Austria-Ungheria; possiede altresì le manifatture più differenti.
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