Gli Slavi hanno già la maggioranza del numero, e le nuove annessioni li renderanno forti abbastanza per poter reclamare a loro volta una parte della potenza politica, eguale a quella dei Tedeschi e dei Magiari. Bisognerà forse dare all’impero una costituzione trinitaria, dopo avere con tanta fatica messo insieme il sistema dualista, che però è ancora tanto lontano dall’impedire i conflitti.
Se la forza crescente del partito slavo riesce a rompere la coesione dell’impero austro-ungarico, i Tedeschi, come partito nazionale, ne saranno ben presto consolati; essi non avranno che ad appoggiarsi alla grande Germania, cui li riattaccano di già i legami della lingua e di un patriottismo comune. Ma la situazione degli Ungheresi sarà tutt’altra. Questi non hanno, al nord del Danubio, amici di razza o di linguaggio. Da ogni parte circondati da Slavi, da Rumani, da Tedeschi, esposti all’odio dei Russi che hanno già portato loro un colpo così terribile nel 1849, devono temere per la loro esistenza stessa come nazione. Perciò si sono lungamente opposti ad ogni intervento negli affari degli Slavi di Turchia, per paura che altri non venissero ad occuparsi a loro volta di regolare i destini magiari. Essi vivono come in uno stretto isolotto circondato da acque minacciose. Che la diga ceda in un punto, ed eccoli sommersi!
Cosa sorprendente, i Magiari sono diventati solidali dei loro antichi nemici, i Turchi. Essi, che furono per sì lungo tempo i campioni dell’Europa cristiana contro i musulmani, essi che tante volte ne fecero macello sui campi di battaglia, eccoli scoprire d’un tratto la loro parentela primitiva cogli Osmani e trattarli come fratelli!
| |
Slavi Tedeschi Magiari Tedeschi Germania Ungheresi Danubio Slavi Rumani Tedeschi Russi Slavi Turchia Magiari Turchi Europa Osmani
|