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      Il territorio incolto si valuta a più del 12 per cento della superficie dell’Austria-Ungheria; il Belgio e l’Olanda riunite non occupano uno spazio così considerevole.(342)
      Le due metà dell’impero differiscono nel riparto degli animali, non meno che nella coltivazione agricola. L’Ungheria è molto meno ricca dell’Austria in bestie cornute, ma ha più cavalli nella pro-porzione di due terzi, un doppio numero di maiali, tre volte più pecore. Tuttavia l’insieme del territorio non occupa il primo posto in Europa pel numero proporzionato di nessuna specie d’animali domestici, fuor delle oche; non è neppure il secondo fra gli Stati europei se non pei cavalli; a questo riguardo la Russia lo precede. Per le pecore, l’Austria-Ungheria è la contrada meno ricca d’Europa, e si ritiene sia perfino superata dalla Turchia. Così la lana delle gregge austriache è lungi dal bastare alle manifatture del paese: come gli Stati dell’Europa occidentale, l’Austria importa da qualche anno più lana greggia di quella che esporta.(343)
     
      126. -- AUMENTO DELLA PRODUZIONE CARBONIFERA DELL’AUSTRIA-UNGHERIA DAL 1819 AL 1873
     
     
      I redditi annui derivati direttamente od indirettamente dalla coltivazione del suolo sono valutati a sei miliardi di lire nostre.(344) Il prodotto del sotto-suolo, rocce, miniere, sorgenti di sale, rappresenta al massimo la ventesima parte di questa somma. Nulla manca però a questi tesori sotterranei: metalli preziosi e comuni, grafite, carbon fossile e sale, zolfo e petrolio, marmi, ardesie e creta.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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