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L’amministrazione delle chiese protestanti appartiene, per la confessione di Augusta, ad un concistoro superiore, sedente a Vienna, ed a dieci sopraintendenze provinciali; per la confessione elvetica a un sinodo generale che si riunisce pure a Vienna ed a otto sopraintendenze. Gli unitari hanno un concistoro superiore in Transilvania.
L’esercito è comune alle due parti della monarchia austro-ungarica, ad eccezione della milizia, designata in Austria sotto il nome di landwehr, in Ungheria sotto quello di honweds. Dopo il 1868 le forze militari sono state riorganizzate sul modello prussiano; tutti i giovani all’età di venti anni devono allo Stato tre anni di servizio nell’esercito attivo, poi sette altri anni di servizio nella riserva, più due anni nella landwehr. Secondo la legge l’accesso di tutti i gradi è aperto ai soldati senza eccezione di razza e di nascita, ma, nelle armi speciali e specialmente nella cavalleria, la maggior parte dei posti di ufficiale sono occupati da nobili e da ricchi borghesi. Sul piede di pace, l’esercito attivo comprende circa 270,000 uomini, di cui 250,000 atti a battersi; in tempo di guerra può ammontare, ufficialmente, ad oltre un milione di soldati, di cui 800,000 appartenenti alla fanteria di linea e di riserva.(389) L’unità tattica dell’esercito austro-ungarico è la divisione, composta di truppe di ogni arma formanti un totale di 15,000 uomini. Il modello del fucile adoperato nell’esercito è il fucile Werndl; il cannone «nazionale» è quello del generale d’Uchatius.
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