L’Austria-Ungheria ha compreso che non avrebbe potuto giammai spingere la sua aquila a voli così audaci senza assicurarsi le spalle. L’alleanza germanica, che ha sorpreso molti, fuori delle cancellerie europee, era chiusa in germe nel trattato di Berlino. Neanche la Germania, trattando la Russia come ha fatto, poteva più compromettersi sola. Alla Francia sospetta, alla Russia delusa e tradita, all’Italia malcontenta, bisognava opporre un’alleanza bastevole ad assicurare la pace e le conquiste, tanto più bastevole allora, che poteva contare anche sul governo inglese, la cui politica avevala secondata ed applaudita con ambo le mani. Quell’alleanza ha le sue radici, come ha detto il signor Haymerle nella comunanza degli interessi, nella concordanza delle vedute politiche, nell’amicizia dei sovrani, nella simpatia dei due popoli. E, aggiunse, come non solo riguarda tutte le questioni che impacciano la politica europea, o le nuove che possono sorgere, ma anche il modo di considerarne le possibili conseguenze. Il che spiega qualmente i due Cancellieri di Germania e di Russia, dopo una vita di cooperazione quasi fraterna, siano stati tratti a combattersi, e il solitario di Varzin abbia completamente dimenticato, che v’era un tempo, sono passati, è vero, sette anni, quando «neanche poteva ammettere il pensiero di essere giammai ostile alla Russia».(7)
Non è difficile comprendere quale fosse il segreto pensiero del Bismarck mutando le parti a questo modo, come per arte di magia, nella questiono d’Oriente.
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