Ma quali erano in sugli albóri della storia umana le popolazioni della Germania? Non si possono emettere a tal riguardo che ipotesi, perchè le investigazioni dirette non possono andare al di là di venti secoli. Per le contrade situate all’oriente dell’Elba, i documenti veramente autentici sono anche meno numerosi. Si ammette solo in modo generico che le tribù di razza germanica abitavano il paese in gran maggioranza e che dopo la loro migrazione verso l’ovest e verso il sud sottentrarono le popolazioni d’origine slava.(14) Esistono nondimeno tracce di popolazioni che vissero in Germania assai prima dei Teutoni contemporanei di Mario e degli Slavi di cui parla Tacito, dando loro diversi nomi di tribù. Così in una grotta della valle di Neanderthal, nei dintorni di Düsseldorf, si scoprì un cranio dei più notevoli per lo sviluppo del suo arco frontale: alcuni autori non hanno voluto riconoscervi che una forrna patologica; ma la più parte degli antropologi vi scorgono il tipo craniale di una razza non completamente estinta e che si è incrociata cogli abitanti dell’Europa moderna: se ne trovano ancora qua e là alcuni rappresentanti, i quali d’altronde, a dispetto della loro figura vaga-mente rassomigliante al gorilla, hanno sovente un’intelligenza notevole. Come scoperta, il cranio di Neanderthal non è isolato: analoghi resti umani erano stati scoperti nel 1700 presso Cannstadt nel Württemberg; ma soltanto 135 anni dopo si comprese tutta l’importanza scientifica di questo frammento, allorquando le ricerche antropologiche dimostrarono l’antichità dell’uomo.
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