Il signor Gerard novera nove o dieci specie oggi distrutte o scomparse dai Vogesi che i testi storici segnalano come frequenti in Alsazia; essi sono: l’alce, il bisonte, l’uro, la renna, il cavallo selvatico, il castoro, la lince, l’orso, lo stambecco e forse anche il camoscio.(6) L’ultimo orso è stato ucciso nelle foreste da più di un secolo, nel 1760; dopo il 1798, nessun cacciatore trovò stambecchi ed il cervo scomparve anche dai Vogesi orientali dopo il principio del secolo, sebbene viva ancora in Lorena; il daino sterminato già nell’Alsazia è stato nuovamente introdotto nella foresta di Schlestadt.(7) Nelle foreste d’Alsazia si trova ancora qualche lupo che viene dal Giura e dalla Lorena, più raramente qualche gatto selvatico e qualche volpe.
Per quanto considerevoli sieno le foreste delle montagne d’Alsazia, non sono più quali erano un tempo e quali dovrebbero essere per la omogeneità del clima o per la regolare distribuzione delle acque correnti. Anche nelle regioni dei Vogesi devastate nei due ultimi secoli sono stati intrapresi serî lavori di rimboschimento, e già migliaia di ettari sono ricoperti di nuove foreste. Anche il regime delle acque si è opportunamente agguagliato in tutte le valli dove aumenta la superficie dei declivî coperti di foreste, e furono inoltre costruiti numerosi serbatoi nei bacini inferiori per utilizzare a beneficio del lavoro delle officine e dell’irrigazione dei prati il soverchio delle piene. A questo modo i piccoli laghi della valle d’Orbey, il Bianco ed il Nero, sono stati regolati nel loro emissario con chiuse che mantengono nei loro due bacini una riserva di circa tre milioni di metri cubi d’acqua.
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