(11) Per impedire le inondazioni frequenti che devastano la pianura di Strasburgo, si propone di scavare un canale di scarico dall’Ill al Reno, a 20 chilometri a monte della città; in questo modo si diminuiranno le piene del fiume in primavera ed in autunno.
Le terre che recano dalla Svizzera le acque glaciali ed il Reno hanno fecondità singolarmente diverse. Mentre il loro limo è feracissimo e si copre di superbi raccolti, le sabbie e le ghiaie sono naturalmente aride e non consentono altra vegetazione che quella degli alberi. Così all’est di Mulhouse, la grande Hart, che costeggia le terre alluvionali del Reno per una lunghezza di 32 chilometri e per una larghezza media da 2 a 12 chilometri; i suoi querceti ed i suoi carpineti hanno un aspetto meschino, perchè il suolo ghiaioso non può fornire agli alberi linfe abbondanti; in parecchi luoghi, la pretesa foresta non è che un misero bosco ceduo od un mucchio di cespugli. La parte della Hart in cui i boschi sono stati tagliati, non offre più che un suolo arido e nudo, dal quale tolse il nome di dürre Hart, «la arida Hart.» Questa sterilità della terra vegetale deriva certo dalla natura ghiaiosa dei terreni cha lasciano penetrare nelle profondità tutta l’umidità della superficie, che non è coperta da uno spesso strato di foglie. Altri spazî sabbiosi, più lontani dalla porta di Basilea, per la quale l’acqua trascinava i detriti delle Alpi, sono coperti di foreste di bell’aspetto, tra le quali vuole esser citata quella di Haguenau, nel Basso-Reno; 150 anni or sono era un immenso querceto, ai nostri giorni si compone quasi interamente di pini.
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