Alla linea principale da Strasburgo a Basilea si collegano parecchie linee secondarie, che penetrano nelle valli dei Vogesi e che, prima della guerra del 1870, si lavorava a continuare attraverso i monti per raggiungere le città francesi del versante opposto, Saint-Diè, Épinal, Remiremont; ma altre idee hanno prevalso dopo che i Tedeschi si sono impadroniti del versante orientale dei Vogesi, e le nuove vie costruite si volsero anzitutto ad uno scopo strategico; più che per favorire il commercio, sono fatte per collegare l’una coll’altra le formidabili cittadelle che hanno trasformata l’Alsazia-Lorena in un vasto campo trincerato.
Tuttavia, se la catena dei Vogesi è ancora un ostacolo considerevole ai rapporti diretti dell’Alsazia colla Francia, al traffico interno della provincia è sufficiente la rete delle ferrovie della pianura. Nei villaggi dell’Alsazia come in quelli dell’Ungheria, della Galizia e della Polonia, i principali intermediarî del commercio sono i mercanti ebrei relativamente molto numerosi. In tutta l’Alsazia-Lorena si contano non meno di 45,000 israeliti; proporzione venti volte maggiore di quella che il censimento ha constatato in Francia.
Discendendo il Reno, appena usciti dal territorio svizzero, s’incontra per prima la città di Huningue, già celebre per le sue opere militari, le quali, con una testa di ponte situata in un’isola della riva destra, dominavano il passaggio del Reno; furono rase nel 1815; là si trova il primo ponte fisso sul fiume del territorio tedesco.
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