Nella valle della Lievrette o Leber, al cui sbocco trovasi Schlestadt, è il comune industriale di Sainte-Marie-aux-Mines (Markirch), che fa un gran commercio con Saint-Dié, suo vicino del versante francese. Malgrado il nome, la città non si occupa più dello scavo delle miniere: la sua industria rivale di quella di Elberfeld e di Barmen, comprende specialmente la tessitura delle stoffe a colori misti e la tintura; i tessitori, dispersi intorno alla città nelle valli della montagna, lavorano la maggior parte a domicilio, e quando il tempo è buono, si occupano dei loro giardini e dei loro campi.(32) Andlau, Barr, Molsheim, Wasselonne, Schirmeck sono del pari comuni importanti della regione dei Vogesi e dei suoi contrafforti. Le cave di Schirmeck hanno fornito insieme ai sassi dei bastioni di Schlestadt e d’altre piazze forti smantellate l’enorme quantità di pietra occorsa agli ingegneri tedeschi per la costruzione dei forti di Strasburgo.
      La capitale dell’Alsazia è una delle città storiche del continente, uno dei punti intorno ai quali gravitò spesso l’Europa centrale. Assai bella è la sua posizione geografica. Situata presso al confluente della Bruche, dell’Ill e del Reno, è il centro naturale dell’Alsazia, perchè ivi le falde dei Vogesi e della Selva Nera si accostano e dividono la pianura in due parti distinte. A valle, il Reno, che riceve da una parte l’Ill, dall’altra la Kinzig, i due fiumi più importanti dei Vogesi e della Selva Nera, volge acque più copiose e tranquille; la navigazione ha preso ivi naturalmente una maggiore importanza;(33) ivi presso, il fiume che nella maggior parte del suo corso era costeggiato da paludi e da false rive di difficile approccio, riunisce le sue acque in un unico letto tra due rive sopra il livello medio delle inondazioni; in quel luogo il passaggio era, come a Neuf-Brisach, relativamente facile.