Sin dalle origini della storia dei Galli, nel sito occupato oggi da Strasburgo, si innalzava per ciò una città il «Castello delle Strade.» Là era l’Argentoratum dei Tribocci e dei Romani e la città, più volte distrutta, fu sempre ricostruita nello stesso sito. Fu residenza dei re franchi ed uno dei più animati mercati delle rive del Reno; sin dal decimoquarto secolo il lavoro industriale vi aveva preso tal preponderanza che la città aveva potuto darsi una costituzione affatto democratica, e nel suo Consiglio gli operai erano sempre in maggioranza. Sventuratamente la sua importanza strategica di prim’ordine nocque alla sua parte d’intermediaria degli scambi; fu sovente bombardata, presa ed in parte distrutta: è noto quanto essa ebbe a soffrire durante l’assedio del 1870. Già fortezza poderosa e «baluardo dell’impero,» 200 anni or sono, diventò sotto Luigi decimoquarto una delle grandi piazze forti della Francia; ma dopo che è tornata alla Germania, nuove opere militari l’hanno trasformata in una città militare di prim’ordine. Dodici grandi forti, senza noverare le difese secondarie circondano la città a 6 ed 8 chilometri di distanza, chiudendo così nel loro vasto circuito non solo i borghi, ma anche numerosi villaggi con una popolazione complessiva di 30,000 abitanti, boschi, giardini, campi ed il Reno stesso per una lunghezza di circa 8 chilometri, perchè tre dei forti sono stati costruiti sul territorio badese, intorno al villaggio di Kehl; inoltre un tredicesimo forte deve essere costruito sulla riva destra del fiume, a Diersheim, per riunire militarmente Strasburgo alla piazza di Rastadt.
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