136. - STRASBURGO NEL 1870.
la cattedrale di Rouen, la gran piramide e la chiesa di San Nicola ad Amburgo. Dalla terrazza del Duomo si vede ai piedi tutta la città colle sue piazze, le sue strade e le sue corti interne, colle sue case, su cui annidano le cicogne, e al di là delle mura e dei giardini, si dispiegano le campagne dell’Ill e del Reno da una parte verso i Vogesi, dall’altra verso la Foresta Nera. Sono stati intrapresi di recente grandi lavori per completare l’edifizio. Una delle ali della navata contiene un celebre orologio astronomico, i cui personaggi uscendo in processione a battere le ore, sono uno dei divertimenti del popolo di Strasburgo.(35)
La chiesa di San Tommaso sulle rive dell’Ill possiede un monumento celebre, il gruppo allegorico scolpito da Pigalle in onore del maresciallo di Sassonia; due altre statue, quella di Kleber, il più illustre soldato nato a Strasburgo, e quella di Gutenberg in atto di pronunciare il Fiat Lux!, adornano le piazze della città. Ivi infatti dal 1436 al 1438 si fecero i primi esperimenti di stamperia a caratteri mobili. Strasburgo, come si addiceva ad una città dove si compì questo grande avvenimento della scoperta della stampa, prima della guerra possedeva una biblioteca delle più preziose, con 300,000 volumi, tra i quali si trovavano in gran numero esemplari unici e manoscritti di prezzo incalcolabile dell’ottavo e decimo secolo; il generale che bombardò Strasburgo nel 1870 ebbe il coraggio, che nessuno gl’invidia, di far cadere alcune bombe sull’edifizio che conteneva la biblioteca, la collezione di antichità, il museo di belle arti e di ridurlo in cenere; persino l’inventario di tutte queste ricchezze è scomparso: la biblioteca particolare protestante con 100,000 volumi ed i più importanti autografi dei riformatori tedeschi e francesi furono pure distrutti.
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