I principali stabilimenti militari della città sono l’arsenale ed una «scuola di guerra» l’antica «Scuola d’applicazione» che già esisteva sin dai tempi della dominazione francese.
Metz, città di guarnigione più che di lavoro, non ha che le industrie specialmente adatte al mantenimento dell’esercito; per le officine propriamente dette, ha minore importanza della città d’Ars-sur-Moselle, situata a monte di essa, presso la frontiera francese. La popolazione di Metz è molto scemata, in causa del gran numero di abitanti, che optarono per la nazionalità francese,(41) e quantunque i grandi lavori militari abbiano versato in città parecchi milioni tratti dal tesoro tedesco, nondimeno Metz si è impoverita. Nel 1877 v’erano in città, malgrado l’aumento della guarnigione, più di 3,000 alloggi vacanti, e il valore della proprietà fondiaria era diminuito di più che metà; da 110 milioni di franchi era caduto a 50 milioni. A valle di Metz, Thionville, che i Tedeschi chiamano Diedenhofen, e che fu una delle città preferite da Carlo Magno, è pure una piazza forte di grande importanza, i cui interessi sono tutti subordinati a quelli della difesa militare. Con Metz ed il territorio ripreso dalla Prussia in cambio di Belfort, non forma, malgrado la distanza, che un immenso campo, dal quale in caso di guerra colla Francia si potrebbero lanciare più centinaia di migliaia di uomini.(42)
III.
RENO E MOSELLAPAESE DI BADEN, ASSIA-DARMSTADT, FRANCOFORTE, NASSAU, PALATINATO BAVARESE, PRUSSIA RENANA.
Il nobile fiume, che là dove esce dalla Svizzera gonfio dalle nevi e dai ghiacciai disciolti è già uno dei più grandi corsi d’acqua d’Europa, bagna regioni assai diverse per l’aspetto, la natura del suolo, gli abitanti, l’industria e la storia, contribuendo esso solo a dare loro una cotale unità geografica.
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