Nel 1850 se ne traevano ancora da 40,000 a 45,000 franchi all’anno, specie dagli operai badesi.
140. -- MEANDRI DEL RENO DA GERMERSHEIM A SPIRA.
Il Reno quantunque uscito dalla regione delle Alpi e del Giura e volga circa 1,000 metri cubi d’acqua al secondo, conserva ancora aspetto di torrente al gran gomito di Basilea e in tutto il percorso della pianura alsaziana e badese.(6) Le sue acque urtano con violenza alternativamente all’una ed all’altra riva, rodono da un lato le sponde, depositano dall’altro le loro alluvioni, il letto si sposta d’uno in altro meandro, si divide in braccia secondarie che si allargano, si accostano e si incrociano, lasciando tra loro isole a contorni mutabili secondo la direzione della corrente e l’altezza delle piene. A destra ed a sinistra il fiume è costeggiato da paludi, da letti provvisori, e da antichi meandri in parte ricolmi di fango e separati così dalle terre affatto asciutte. Il Reno erra siffattamente nel suo corso che, durante il periodo storico, parecchie città hanno mutato di sponda:(7) così Neuburg presso Germersheim, che nel 1570 si trovava sulla riva destra del fiume, adesso è sulla riva sinistra. Anche in questo secolo il fiume di Haguenau e di Bischwiller, la Moder, si prolungò di circa 19 chilometri per causa d’un cambiamento del letto del Reno; ha dovuto cercare un’uscita verso il nord, e trovando un antico letto del fiume, scorrere in lunghi meandri per raggiungerlo a monte di Fort-Louis.(8) Si comprende come nell’antichità romana e più tardi durante tutto il medio-evo, il fiume fosse di difficile approccio, non per causa della sua corrente, ma dei terreni acquitrinosi che da una parte e dall’altra si estendono per parecchi chilometri.
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