V’è chi dice anzi che tre secoli or sono il fiume formasse in quel luogo una caduta di due metri, ma i lavori di approfondimento ripresi in diverse epoche furono condotti a buon fine nel corso di questo secolo ed ormai la navigazione non sarà più interrotta al Foro di Bingen, nè discendendo nè rimontando il fiume. Ma se l’ingresso di questa gola non è più indicato dall’asprezza degli scogli, lo è però sempre dalla bellezza incantevole del paesaggio. A sinistra la città di Bingen circondata d’alberi si prolunga in riva al fiume ed ascende un promontorio, quasi per guardare il confluente della Nahe; in mezzo al Reno sorge sopra un isolotto la vecchia torre (Mäusethurm), che secondo la leggenda è stata presa d’assalto dai sorci; a destra il castello di Ehrenfels s’innalza a mezza costa sul rapido versante della montagna del Niederwald,(12) mentre le acque in lontananza ristrette dalla prospettiva si vanno a perdere girando i promontorî. Sull’altipiano che domina Ehrenfels s’innalza un piedistallo con una statua colossale dello scultore Schilling «la Difesa del Reno.»
Colla rovina d’Ehrenfels incomincia quella sorprendente serie di castelli, gli uni rovinati, gli altri ricostruiti che incoronano tutte le punte delle rocce sulle due rive del Reno, e continuano in molti luoghi con lunghi muri sino alle vecchie torri delle città che sorgono in riva al fiume. Rheinstein, Falkenburg, Sonneck, Fürtenberg, Stahleck si succedono sui promontorî della riva sinistra; Pfalzgrafenstein, più conosciuto sotto il nome di Pfalz, s’innalza sopra uno scoglio del Reno, mentre all’est il castello di Gutenfels domina la città di Caub dall’alto della sua roccia d’ardesia.
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