Spesso le pietre si sgretolano, le pioggie scavano larghe fosse nel declivio; allora bisogna raccogliere pazientemente la terra trascinata e riportarla intorno ai ceppi scalzati. Nelle buone annate, questo duro lavoro è largamente compensato, perchè i buoni tipi di questi vigneti sono fra i più apprezzati dell’Europa, grazie al loro aroma ed alla finezza del loro gusto. Il vino del Reno, qualunque sia del resto il suo valore reale tra i grandi tipi, è certo quello che fu cantato più di tutti, essendo innumerevoli i poemi che lo celebrano. È uno dei motivi principali della poesia tedesca, e, a paragone di questa onda di versi sonori, sono davvero discrete le poche canzoni ispirate dai vini squisiti di Bordeaux, del Roussillon e della Borgogna! Gli autori tedeschi che parlano in prosa dei vini del loro paese si lasciano trasportare ad entusiasmi sorprendenti. «I vini francesi, italiani, spagnuoli sono bevande senza pensiero, dice Guglielmo Buchner; si bevono, perchè hanno buon gusto, ma bevendo il vino del Reno si pensa.» D’altronde «il Tedesco solo sa bere il vino.»(14)
141. -- I VIGNETI DEL RENO.
Da Bingen a Lahnstein, nella parte più angusta e più regolare della stretta renana, il fiume riceve un solo ruscello considerevole, la Wisper, conosciuta per le brezze alternanti che si succedono con vera euritmia, discendendo il mattino dalla valle laterale verso il Reno e risalendo la sera verso le alture. A poca distanza a valle del confluente del fiume Lahn, che scaturisce nelle montagne dell’Assia, la valle principale si allarga e il Reno riceve la Mosella, i cui meandri costeggiano colline celebri per i loro vigneti.
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