La verdura che circonda le rovine, gli ammirabili punti di vista, che si godono dalla terrazza del castello e da tutti i promontorî vicini, i viali che serpeggiano all’ombra dei grandi alberi, fanno di Heidelberg un vero luogo incantato. Ma non è solo il castello che dà tanto incanto al soggiorno della città del Neckar; si possono fare le più belle passeggiate in tutti i dintorni, sul Königssthul che domina la città a sud, sull’Heiligenberg, che s’innalza a nord, nei bei giardini di Schwetzingen in mezzo alla pianura e lungo le rive sinuose del Neckar, a Neckargemund e Neckarsteinach. Heidelberg è inoltre una città colta, e molti degli stranieri che la visitano vi rimangono in causa delle sue risorse scientifiche. L’università chiamata, dal nome del principe che la fondò nel 1356, Ruperto-Carolina è una delle più frequentate della Germania, specialmente per la giurisprudenza, e possiede grandi laboratorî ed importanti collezioni di ogni sorta ed una ricchissima biblioteca, destinata ad accrescersi forse, quando la Germania riesca ad ottenere la restituzione delle opere portate via da Tilly nel 1622 e conservate poi nel Vaticano.(40) Nella biblioteca di Heidelberg si trova un esemplare completo di un giornale che si pubblicava nel 1609, e vi si vedono pure curiose iscrizioni trovate un po’ ad ovest della città attuale, là dove era il villaggio di Bergheim, ora annesso al gran comune urbano.
147. -- HEIDELBERG E MANNHEIM.
Mannheim invece è una città moderna. Mentre le terre incerte tra le quali si univano le acque del Neckar e del Reno non erano state consolidate, non vi si potevano costruire che case isolate o villaggi senza importanza.
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