La cattedrale o Duomo è il monumento centrale di Francoforte, è un edifizio gotico del secolo decimoquarto, che dovette essere ristaurato quasi interamente, in seguito ad un recente incendio; ma il coro del decimoterzo secolo, nel quale si incoronavano i capi del «santo impero romano» è stato conservato quale esisteva altra volta. Il municipio chiamato «Römer, il Romano» probabilmente a causa di qualche allusione a Roma, la città dove fu consacrato Carlomagno, contiene la sala degl’Imperatori, nella quale i sovrani appena eletti venivano a tenere la prima loro festa; i ritratti appesi alle pareti sono opera di pittori moderni. Ivi presso il Saalhof, che contiene una collezione di quadri, s’innalza sull’area occupata dall’antico palazzo dei Carlovingi, e la chiesa di San Paolo, d’altronde priva d’ogni valore architettonico ricorda le adunanze del Parlamento germanico nel 1848. Il museo o «Istituto delle Arti» comprende fra molti altri quadri inferiori, alcune tele preziose di grandi maestri. In un altro edifizio si trovano ricche collezioni di storia naturale e le biblioteche riunite dei corpi dotti, distinte dalla grande biblioteca dei borghesi di Francoforte. Alcune statue celebri adornano le piazze: tali sono il gruppo degl’inventori della stampa, Gutenberg, Fust, Schöffer, il bronzo che rappresenta Schiller e quello di Goethe, il più illustre figlio della città. Un altro monumento è stato eretto in onore di Börne, che nacque pure a Francoforte come Savigny e Feuerbach. La città possiede pure bellissime passeggiate, un giardino botanico, uno zoologico, che può citarsi come modello degli stabilimenti di questo genere e, dall’altro lato del Meno e del sobborgo di Sachsenhausen, vaste foreste, nelle quali gl’imperatori cacciavano il cervo durante le feste dell’incoronazione.
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