Magonza, centro d’approvvigionamento per tutti gli eserciti, che possono essere riuniti nella valle del Reno e sulle frontiere della Francia, possiede un’immensa officina di viveri da campagna, che potrebbe servire al mantenimento giornaliero d’un esercito di 500,000 uomini; ogni giorno possono ivi farsi 350 tonnellate di pane, uccidere centinaia di animali e prepararne le carni.(46)
L’antico «Moguntiacum,» capitale della Germania superiore, ha conservato alcuni avanzi dei suoi monumenti romani: si scorgono ancora le basi di una cinquantina di pilastri, avanzi dell’acquedotto di 500 arcate, il quale portava alla città l’acqua di una sorgente lontana e che passava a 41 metri al di sopra della campagna; su di una collina si scorge il tronco di una piramide, che fu il monumento di Druso, e quando il fiume è più basso, gli zoccoli del ponte costruito sotto il regno di Traiano dalla 22a legione appariscono nel Reno. L’antico castello granducale contiene la più ricca collezione di antichità romane che esista nel bacino renano, altari, sarcofagi, iscrizioni e medaglie, Magonza possiede ancora altri oggetti curiosi, una galleria di quadri ed una biblioteca di circa 100,000 volumi con alcuni dei primi saggi di stampa, monumenti preziosi della gloria di Gutenberg. Ma di tutti i monumenti della città il principale è il Duomo, cattedrale di stile bizantino, le cui alte cupole s’innalzano ben al disopra delle case. Il superbo edificio, nel quale si scorgono ancora alcuni avanzi di una basilica del decimo secolo, fu compito nella sua forma attuale nel 1340; esso è degno della città primaziale della Germania, il cui arcivescovo era di diritto elettore e cancelliere dell’impero.
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