Una statua di bronzo, modellata da Thorwaldsen, s’innalza sopra una piazza in onore di Gutenberg, il più illustre figlio di Magonza; Francesco Bopp nacque pure in questa città.
      All’ovest di Magonza, la città più popolosa del granducato d’Assia, il Reno non bagna sulla riva sinistra che un territorio coperto di villaggi e di borghi sino al confluente della Nahe; ma uno di questi villaggi è il famoso Ober-Ingelheim, dove dicesi sia nato Carlomagno, secondo la leggenda, e dove si vedono ancora alcune rovine di un palazzo di Federico Barbarossa. Bingen, il Bingium romano, che occupa la penisola triangolare formata dalla Nahe e dal Reno, mostra pure una vecchia rovina di castello forte agli stranieri, i quali vi affluiscono numerosi, attratti dalla bellezza del paesaggio. Dalla vetta del Rochusberg, che domina la città, si scorge da un lato la pianura alluvionale bagnata dal largo fiume cosparso d’isole, e dall’altro lato si scorge la stretta gola, dove scorre il Reno tra i dirupi dei monti ricoperti di boschi.
      Ad otto chilometri appena in linea retta al nord di Magonza s’innalza un’altra grande città, Wiesbaden, capitale dell’antico ducato di Nassau ed ora capoluogo del distretto prussiano nel quale si trova Francoforte. Wiesbaden è in una incantevole posizione, all’uscita di una valle, sopra una delle terrazze meridionali delle montagne boscose del Tauno: nessun’altro sito si prestava meglio alla fondazione di una città di riposo e di cura. In quel luogo scaturiscono numerose ed abbondanti sorgenti termali: sono le «Fontes Mattiaci,» già utilizzate dai Romani ed intorno alle quali avevano innalzata una città, di cui si ritrovarono numerosi avanzi.