Queste acque rimasero conosciute ed anche celebri durante il medio evo; nondimeno alla fine dell’ultimo secolo Wiesbaden era ancora un semplice borgo di 2,000 abitanti; ma durante il corso di questo secolo, dopo le grandi guerre dell’impero, la gente agiata apprezzò ben presto le sue qualità, e adesso è la più frequentata di tutte le città di bagni anche in inverno, essendo visitata tutti gli anni da circa 70,000 stranieri.(47) L’ antico borgo non è che un piccolissimo quartiere perduto nella città moderna, a viali ampi e regolari, con case eleganti a balconi ed a colonnati. Nel suo insieme, Wiesbaden forma un rettangolo orientato da nord a sud e terminato al nord da un triangolo a lati eguali; per buona sorte dei villeggianti le case, i castelli ed i giardini dei dintorni correggono colla loro varietà l’uniformità geometrica della città, e da tutte le parti si aprono strade e sentieri incantevoli verso i boschi della montagna. In pochi minuti si può pure andare colla ferrovia al palazzo di Biebrich (Mosbach-Biebrich) che s’innalza in riva al Reno, circondato di alberi e di giardini celebri per le loro collezioni di fiori. Wiesbaden è pure conosciuta in tutta la Germania per la bontà delle sue scuole, pel suo eccellente laboratorio di chimica, e per le sue numerose società scientifiche. Una società di geografia vi si è pure fondata col nome di Verein für Naturkunde.
      Wiesbaden può essere considerata come la capitale delle stazioni termali tanto numerose nel Tauno. Ad ovest, in una apertura delle montagne, circondato da tutte le parti da declivî ricoperti di boschi, sorge il villaggio di Schlangenbad, o «Bagno dei Serpenti,» così chiamato in causa dei colubri innocui che strisciano spesso accanto ai bagnanti; sul versante opposto, che è già nel bacino della Lahn, si dilunga la strada sinuosa di Langenschwalbach, le cui acque sono tra le più apprezzate d’Europa.