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      Ammirabili rovine fanno testimonianza dell’antico splendore della città dei Trevisi. La superba massa detta la Porta Nigra, donde si tolsero, senza poterla distruggere, le pietre sufficienti ad edificare tre grandi chiese, domina ancora le case di Treviri. In un’altra parte della città si estendono grandi sale sotterranee, vôlte e gallerie, che si prolungano sino al fiume per uno spazio di un chilometro; si dà loro il nome di «Bagni romani» sebbene abbiano dovuto certo servire ad altri usi. Altrove si vedono resti dell’anfiteatro capace di circa 60,000 spettatori, dove Costantino, in un giorno di festa, fece divorare dalle bestie feroci tutta una tribù di Franchi coi suoi re. La cattedrale unita alla bella chiesa gotica della Madonna, è in parte di costruzione romana; ivi trovavasi la curia. Molti altri edifizî riposano sopra fondazioni romane; il gran ponte della Mosella è pure edificato su fondamenti di basalto, ai quali si attribuisce la medesima origine. Infine il museo racchiude un gran numero di antichità gallo-romane, come pure oggetti di ogni specie molto più antichi trovati nei tumuli funerarî dei dintorni. Non passa anno, senza che nuovi scavi rivelino antichità romane, armi, monete, sculture. Ad alcuni chilometri dalla città, a sud-ovest, s’innalza la «colonna d’Igel» monumento sepolcrale della famiglia dei Secondini, che è la tomba romana meglio conservata di tutta la Germania.
      Treviri, come la città che le servì di modello, diventò una capitale religiosa dopo essere stata una capitale politica.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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