Colonia, fiera dei suoi titoli di «città santa» e di «Roma tedesca,» Colonia arricchita dagl’innumerevoli pellegrini che venivano a contemplare la tomba dei Re Magi, non volle tollerare i protestanti. Furono costretti a fuggire, portando secoloro le industrie, onde dotarne le città dei dintorni. D’opulenta che era stata da lungo tempo, Colonia diventò una città miserabile. Le sue strade tortuose furono bentosto cambiate in sentine, dove gli stranieri osavano appena avventurarsi, ed i mendicanti pullularono a migliaia alle porte delle chiese. Ora il movimento industriale e commerciale ha ripreso con uno slancio singolare: i battelli a vapore del Reno, di cui Colonia è il porto, le ferrovie che convergono in gran numero verso la città, recano ogni anno un numero crescente di viaggiatori e di mercanzie;(66) fabbriche importanti di porcellane e di filati, officine di prodotti chimici, di macchine s’innalzano nella città e nei dintorni, senza contare i numerosi stabilimenti, i cui proprietarî si tengono per i soli che posseggano il segreto dell’«acqua di Colonia.» Le principali banche e la maggior parte delle grandi imprese minerarie e di trasporto nel bacino inferiore del Reno tedesco hanno la loro sede in questa città. La popolazione di Colonia è di 133,000 abitanti, forse un po’ meno che neipiù prosperi suoi tempi del medio evo; oltrepassa il numero di 175,000 con i sobborghi di Ehrenfeld, sulla riva sinistra, di Deutz e di Kalk, sulla riva destra del fiume. Inoltre, grandi villaggi si trovano nei dintorni, Longerich, Merheim, Rundorf, Müngersdorf.
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