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      Tale fu l’immensa scossa data alle nazioni da Carlomagno, che dopo la sua morte Aquisgrana diventò città sacra e fu scelta per l’incoronazione; trentasette imperatori, dopo Federico Barbarossa, vennero a sedersi successivamente sulla pietra del conquistatore; i pellegrini accorrevano tutti gli anni a centinaia di migliaia per baciare le reliquie della cappella ed i borghesi godevano dei più grandi privilegi in ricompensa della loro acclamazione degli imperatori: liberi da ogni censo e da ogni servizio, essi avevano il diritto di dare asilo ai proscritti, nè potevano esser colpiti dal bando dell’impero.
      Le sorgenti, che fecero indirettamente la fortuna di Aquisgrana attraggono ancora un gran numero di forestieri;(67) ma la città possiede altri elementi di ricchezza, strati carboniferi, miniere di piombo e di zinco,(68) officine metallurgiche, fabbriche di spilli e specialmente manifatture di panni. La scuola politecnica di Aqui-sgrana, frequentata da più di 400 studenti, fornisce ingegneri e maestri ai numerosi stabilimenti industriali della città, dei sobborghi e di tutto il paese. Questi stabilimenti diventano ogni anno più numerosi, e le due città di Aquisgrana e di Borcette, - Aachen e Burtscheid - si uniscono in una sola grande città, che dispiega sotto la sua atmosfera affumicata ampie passeggiate tracciate sulle aree degli antichi baluardi.
      I gruppi di popolazione industriale sono numerosi nel distretto di Aquisgrana. A poca distanza, a nord-est, sono le grandi officine di Würselen e d’Eschweiler, alimentate dai carboni dei dintorni.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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